Da fabbrica a showroom di moda a Turro

AIM Associazione Interessi Metropolitani • 22 ottobre 2024

Un laboratorio artigianale di moda, approdato a Turro, ci racconta come vive il quartiere

Siamo stati a trovare i responsabili dell'azienda Nick Bronson che si è trasferita in una ex fabbrica sul naviglio Martesana nel 2017 e produce cravatte, sciarpe e accessori moda. La ciminiera e’ sorta nel 1875 come tintoria di tessuti, si chiamava Weiss ed era specializzata nella tintura di filati di cotone (colore rosso).
Quando ci siamo spostati qui in via Jean Jaurès zona all'epoca non era molto attraente, ma ci siamo innamorati della ciminiera e dei grandi spazi e abbiamo deciso di scommettere su una sua riqualificazione, che poi di fatto è avvenuta.

Noi non abbiamo molti contatti con il quartiere, assorbiti come siamo dall’attività, ma siamo felici, per esempio, che proprio in questa zona, abbiano di recente aperto scuole di moda. La NAD - Nuova Accademia del Design, AFOL Moda e l'Accademia del lusso. L'avvento di questa iniezione di gioventù ha portato all'apertura di molti locali, che favoriscono la vitalità e la sicurezza degli spazi pubblici. Tra via Venini e Piazza Morbegno, negli ultimi anni, sono sorti tantissimi bar, gelaterie e ristoranti, con format anche creativi tipo bar libreria, che si affiancano alle trattorie della tradizione, aumentando il traffico di persone e vitalità. Un segnale importante.

A livello immobiliare il cambiamento è tangibile. Nel lotto di fianco alla nostra sede sta sorgendo un edificio residenziale con un parco sul naviglio, che verrà donato al Comune di Milano, creando un ulteriore spazio pubblico per gli abitanti. Poi ci sarà la riqualificazione dello scalo Greco con il progetto "Innesto", il primo distretto di “affordable housing” in Italia, che punta alla neutralità climatica: un bilancio delle emissioni di CO2 pari a zero.



Altra specificità che apprezziamo molto è il DNA di questo quartiere, che affonda le sue radici nella collaborazione. Gli eventi che qui si organizzano (letture, presentazioni di libri, conferenze, eventi gastronomici) sono pretesti per l'aggregazione e la socialità.

La bocciofila Martesana, per esempio, è un locale unico, in cui pare che il tempo si sia fermato. Le molte piste di bocce sono state quasi tutte coperte perché gli oltre 1000 soci i pomeriggi ballano il liscio.
È un locale dove si parla milanese e dove si percepisce un senso di comunità molto importante per la popolazione anziana, spesso in solitudine. Sono fierissimi di non aver perso nessun socio durante il COVID, grazie alla rete di mutuo soccorso attiva.

In estrema sintesi Turro oggi è luogo di riqualificazione immobiliare, allegria dei nuovi giovani frequentatori, facile connessione con il centro città e nuove aperture commerciali creative.

Chiudiamo con qualche chicca gastronomica. Alla pasticceria Gorla fanno i marron glace più buoni di Milano insieme a quelli del Galli. Ottima cucina da Myconos, alla Trattoria dei ciliegi, allaTrattoria friulana e un tuffo nel passato agricolo all'antica trattoria milanese Novelli.
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Incontriamo Ketty Agnesani, che ci mostra la danza di un pennino, caricato con inchiostro e condotto dal suo polso sapiente, per dar vita a caratteri armoniosi ed equilibrati, carichi di significato. In un mondo che va di fretta e che ormai scrive a mano pochissimo, parlare di calligrafia sembra un argomento obsoleto. In realtà è un’arte fatta di concentrazione e consapevolezza e ha un valore ancora più importante proprio perché ormai tutti scriviamo praticamente ormai solo mediante una testiera. Un calligrafo deve investire moltissimo tempo e lavoro per coltivare le proprie qualità interiori e trasmetterle sotto forma di pennellate, il cui obiettivo non è raggiungere la perfezione della forma, ma piuttosto fissare un momento. Infatti la calligrafia determina il tono di voce delle parole scritte, accentuando il significato di quanto si sta scrivendo. “Mi piace pensare a ogni opera come un pezzo unico – ci racconta – che comunichi, con le imperfezioni e le particolarità di un prodotto fatto a mano, stati d’animo ed emozioni. Ciascun cliente (aziende, privati, famiglie) usa le mie competenze per raccontare qualcosa di sé. Al di là dell’armonia definita già nel nome (dal greco “kallos” e “graphe”, ovvero “bella scrittura”) cerco di capire le persone che vengono in bottega e tradurre in segni le loro emozioni. Per esempio, ogni albero genealogico che creiamo è originale nella sua impostazione, nello stile e nella grafica, pensato e realizzato esclusivamente per la famiglia che lo ha commissionato. Ketty Agnesani è emiliana di nascita, ma milanese di adozione. Dopo 20 anni nel mondo della comunicazione, ha deciso di dedicarsi alla sua passione in modo professionale. Apre la bottega nel 2007 lungo il naviglio Martesana, in un ex convento del 1600; un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, non passano le macchine e si sentono i passi dei pedoni o le pedalate delle bici. 
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